Se tralascio per un attimo la sua storia (lo devo fare per forza, visto che la sua origine risale agli anni del fascismo) devo ammettere che questo moderno ‘Colosseo quadrato’ – così lo chiamano familiarmente i romani – mi affascina tantissimo: forse perché è uno dei rari monumenti ‘minimalisti’ in una città densa di Barocco come Roma o forse perché, molto più personalmente, mi ricorda le scenografie oniriche del regista francese Jacques Tati, che mi appassionano fin da quando, piccolissima, le guardavo in loop in compagnia di mio fratello. Iniziato nel 1938 e finito di costruire nel dopo guerra, dal luglio del 2013 è concesso in affitto (fino al 2028) al gruppo Fendi – che in un certo senso è riuscito anche ad eclissare l’aspetto un po’ funebre dell’edificio donandogli un nuovo splendore.